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Scopriamo cos’è la bradicardia e quali sono le possibili cause e conseguenze di una patologia che il più delle volte risulta innocua

Prima di parlare di bradicardia è doveroso fare una premessa e spiegare brevemente cosa sono le aritmie. Per aritmia si intende un ritmo cardiaco anomalo, sia esso più veloce, tachiaritmia, sia esso più lento, bradicardia o brachicardia. Esistono dunque varie forme di aritmie. Oggi ci concentriamo sulla bradicardia.

Bradicardia: che cos’è

Come accennato, la bradicardia rappresenta un’anomalia del ritmo cardiaco, con una frequenza inferiore al valore di 60 battiti al minuto (bpm). Non è da considerarsi una vera e propria patologia ma un sintomo che si inserisce all’interno di altre.

Non a caso gli sportivi il più delle volte hanno una frequenza cardiaca decisamente inferiore ai 60 battiti al minuto. In questo caso la bradicardia è meramente fisiologica. Viene considerata una patologia invece, quando implica il normale apporto di sangue all’organismo, rendendolo insufficiente rispetto alle esigenze metaboliche.

Bradicardia: sintomi e conseguenze

A sua volta la bradicardia si divide in 3 tipologie:

  • Lieve
  • Moderata
  • Grave

La bradicardia lieve presenta una frequenza cardiaca compresa tra i 69 e 50 bpm. Non causa alcun tipo di sintomo, tranne che un leggero senso di stanchezza.

La moderata invece, ha valori compresi tra i 49 e 40 bpm. In questo caso i segni della stanchezza iniziano ad incrementarsi considerevolmente, perciò diventa necessario tenerla sotto controllo.

Per bradicardia grave si intende invece un drastico calo dei valori al di sotto dei 40 battiti al minuto che può comportare conseguenze più serie, quali:

  • Ipotensione
  • Problemi ai reni
  • Problemi al cuore, legati soprattutto alla perdita di memoria e disturbi del sonno
  • Dispnea, ovvero difficoltà respiratoria derivante dalla mancanza di afflusso di sangue ai polmoni

Bradicardia: le cause

Cosa causa la bradicardia? Alla base c’è un’anomalia nelle varie parti del sistema elettrico cardiaco che può rendere la brachicardia sinusale o atrioventricolare.

La sinusale ha origine nel nodo del seno e può essere causata da:

  • Rallentamento anomalo degli impulsi elettrici
  • Pause negli impulsi
  • Blocco di un impulso elettrico

La bradicardia atrioventricolare detta anche blocco cardiaco invece, si verifica quando i segnali elettrici che partono dagli atri e arrivano ai ventricoli, sono leggermente rallentati.

Tra le altre cause ricordiamo:

  • Cardiopatia ischemica
  • Infarto del miocardio
  • Ipercolesterolemia
  • Ipertensione
  • Fumo
  • Alcol
  • Ansia e stress
  • Processi infettivi quali: endocarditi e miocarditi

Bradicardia: che esami fare? Per avere una diagnosi certa circa la natura della brachicardia, è necessario farsi le analisi del sangue e sottoporsi ad elettrocardiogramma, che spesso viene associata al test da sforzo e monitoraggio di Holer.