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Difficoltà di respirazione? Scopri cos’è la dispnea, come diagnosticarla e da cosa ha origine. I sintomi e le varie tipologie

Avere il fiato corto dopo uno sforzo fisico è una condizione che può capitare a tutti, altra cosa però è la difficoltà di respirazione, che da un punto di vista medico viene definita “dispnea”, e che può essere indice di altre patologie. Nel caso di una dispnea il soggetto avverte di respirare in maniera sproporzionata rispetto allo stimolo (può capitare ad esempio che un soggetto si senta il fiato corto anche mentre è a riposo). Approfondiamo la questione.

Cos’è la dispnea e quali sono le cause

La dispnea, ciò che in gergo viene definita “cattiva respirazione”, può avere diverse origini, ovvero:

  • Broncopolmonare
  • Otorinolaringologica
  • Neurologica
  • Metabolica
  • Cardiaca

Questa, in base alle modalità di insorgenza può essere:

  • Acuta
  • Continua
  • Cronica

E, in base ai diversi livelli di difficoltà respiratoria, si suddivide in:

  • Inspiratoria
  • Espiratoria
  • Miste

Quali tipologie di dispnea esistono?

Dispnea notturna parossistica: cuore alla gola improvviso e sporadico durante il sonno. In genere avviene in soggetti con scompenso cardiaco. Ma può verificarsi anche nei pazienti bronchitici cronici, quando assumono una posizione sdraiata. In questo specifico caso parliamo di ortopnea.

Dispnea cardiogena: la funzionalità del cuore è compromessa da infarti, alterazioni delle valvole e scompenso cardiaco. Il cuore non riesce a pompare nell’aorta perché troppo debole, e il sangue si accumula nelle vene. Nei casi più estremi, questo può sfociare in embolia polmonare.

La dispnea cardiogena inoltre, si suddivide in

I classe: il paziente non ha sintomi di dispnea ma ha una malattia cardiaca è attestata, che potrebbe procurargliela in futuro

II classe: il paziente non ha sintomi a riposo, ma sente il fiato corto dopo un intenso sforzo

III classe: Il paziente ha problemi respiratori anche in casi di sforzi lievi

IV classe: Il paziente avverte i sintomi anche in situazioni di riposo

Quali esami si effettuano per diagnosticare una dispnea?

Dato che la dispnea presenta varie origini il medico, dopo un’accurata visita, provvederà a prescrivere uno dei seguenti esami:

  • Esami del sangue: per diagnosticare eventuale anemia o ipertiroidismo
  • Spirometria: per verificare la presenza di asma, BPCO e altre malattie respiratorie
  • Lastra del torace: per diagnosticare eventuale polmonite
  • Elettrocardiogramma ed ecocardiogramma: in caso di malattie cardiache

Generalmente, la cura più diffusa per combattere la dispnea è la riabilitazione respiratoria, durante la quale si riducono i sintomi, incrementa la capacità di lavoro, e migliora la qualità di vita generale del paziente.