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Il post infarto è una fase delicata. Sapere cosa fare e quali sono i fattori da controllare è fondamentale per riprendere la quotidianità: 4 pratici consigli

Cosa fare durante la fase post infarto? Spesso, la paura di rivivere questa drammatica esperienza è un vero e proprio incubo per gli infartuati, e questo continuo stato di tensione non aiuta a riprendere le normali attività quotidiane. Per questa ragione, vi suggeriamo i fattori da controllare e 4 pratici consigli che vi aiuteranno a vivere con più serenità e ottimismo il delicato periodo del post infarto.

4 pratici consigli per riprendere la quotidianità

Il 1° consiglio, il più importante in assoluto, è AIUTARSI e FARSI AIUTARE: aiutare sé stessi e affidarsi ai propri cari, è fondamentale. Munirsi di tanta buona volontà è dunque l’ingrediente fondamentale per ricominciare.

Il 2° consiglio raccomanda all’infartuato di tenere sotto controllo una serie di fattori di rischio e le proprie abitudini di vita. E’ possibile sintetizzare quanto segue con il termine: responsabilizzazione.

I fattori di rischio da tenere sotto controllo:

  • Colesterolo: se i valori sono elevati, è consigliabile perdere peso tramite una corretta dieta alimentare da associare ad una sana attività fisica. Nel caso la situazione non dovesse rientrare nella normalità, è necessario consultare il medico che provvederà a prescrivere dei farmaci mirati
  • Fumo: i fumatori presentano il rischio di una malattia coronarica 2-3 volte superiore rispetto ai non fumatori. Per gli infartuati, il fumo è assolutamente vietato
  • Pressione arteriosa: la pressione è l’azione di pompa del cuore. Quando il valore della pressione è alto, il cuore è sottoposto ad uno sforzo maggiore che può danneggiare la resistenza dei vasi sanguigni
  • Stress: Paura, ansia e depressione, determinano uno stato costante di stress, un fattore ad alto rischio che danneggia considerevolmente la salute psico-fisica del paziente. Lo stress è correlato al rilascio di un ormone, l’epinefrina, che determina un aumento del battito cardiaco e quindi della pressione arteriosa. Allenare l’autocontrollo è la soluzione migliore per prevenire e gestire le alterazioni psicofisiche più dannose
  • Peso: controllare il proprio peso è fondamentale. Praticare una costante attività fisica 3 volte alla settimana per almeno 30 minuti, è una sana abitudine che aiuterà gli infartuati a migliorare la propria salute fisica e mentale.

Il 3° consiglio riguarda l’attività sessuale: trascorso il periodo in ospedale, se la situazione cardiaca è tornata alla normalità, l’infartuato non deve avere alcuna paura di riprendere l’attività sessuale. Se invece nel periodo post infarto, sono sorti disturbi quali aritmie, angina da sforzo e in stato di riposo, e scompensi cardiaci, allora il medico sarà costretto a sconsigliarla, fino alla completa stabilizzazione dei valori.

Il  consiglio riguarda un fattore molto importante: la riabilitazione. In ospedale i medici prescrivono un programma di riabilitazione mirato per il paziente. Una volta tornato a casa, è fondamentale che l’infartuato continui a seguire il programma di esercizi.

A tale proposito, uno studio dell’Università Mayo Clinic negli Usa, rivela che se il 50% degli infartuati seguisse accuratamente il ciclo di riabilitazione dopo il periodo ospedaliero, si determinerebbe una riduzione di nuovi ricoveri del 25% e del tasso di mortalità del 42%.

Per concludere: il paziente che sta affrontando la delicata fase post infarto, è necessario che sappia cosa fare e che segua determinate raccomandazioni. Riprendere la propria vita di sempre è possibile: l’importante è guardare al domani con ottimismo e prendersi cura di sé.